Marcheno – Il caso della scomparsa di Mario Bozzoli torna a Chi l’ha visto che si concentra anche sulla morte di Giuseppe Ghilardini, l’operaio della Bozzoli scomparso 6 giorni dopo il datore di lavoro.
L’uomo sembrava morto per cause naturali ma invece sembra accertato che morì avvelenato dal cianuro contenuto un una sorta di bacca ingerita.
Ci si domanda perché scegliere una morte così dolorosa a 120 chilometri da casa?
E se invece qualcuno lo avesse costretto a ingerire il cianuro?
I parenti di Giuseppe escludono categoricamente il suicidio anche perché avrebbe incontrato il figlio dopo 5 anni a Natale.
Dal cellulare partono 9 telefonate alla ex moglie in america. Poi diversi messaggi che vengono letti sul cellulare di Ghilardini quando era già morto.
La sua morte legata alla scomparsa di Mario Bozzoli?
Si dice che Ghilardini voleva denunciare qualcuno per lavorazioni fatte in orario notturno senza avvertire Bozzoli.
Intanto proseguono senza sosta le ricerche dell’imprenditore che, stando al convincimento degli inquirenti, non avrebbe mai lasciato l’azienda.
I forni della ditta Bozzoli sono stati spenti per cercare eventuali resti di Mario Bozzoli tra i residui della fonderia.
Un operaio ricorda che, la notte della scomparsa, nella ditta Bozzoli era presente un camion che è ripartito la mattina seguente. Ci si chiede di chi fosse il mezzo pesante.