Imperia – Posti barca affittati in nero per 4milioni di euro. Si erano “dimenticati” di registrare i contratti di affitto per gli spazi mare evadendo il Fisco per diversi milioni di euro i proprietari di posti barca nei porticcioli del ponente ligure controllati dalla Guardia di Finanza.
Le ispezioni hanno permesso di scoprire un costume piuttosto diffuso e che permetteva lauti incassi del tutto esenti da tassazione.
Un malcostume reso ancora più odioso dal fatto che interessava posto barca da super yacht di lusso e non certo per barchette da pesca o per il comune diporto sportivo.
I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Imperia hanno controllato i registri di alcuni importanti porticcioli turistici dell’imperiese scoprendo irregolarità diffuse e che riguardano l’omessa dichiarazione dei “Redditi Diversi” derivanti dall’affitto deiposti barca, la mancata registrazione dei contratti ed il relativo mancato versamento dell’Imposta di Registro.
I finanzieri hanno individuato oltre 200 posizioni contributive, di soggetti privati
che avevano ricavato per anni una consistente rendita senza mai dichiarare nulla
al fisco.
Dato significativo se si parametra che l’ammontare di un singolo
contratto di locazione coincide e spesso supera il reddito medio di un operaio.
Le posizioni contributive controllate, per un totale di circa 4.060.000 euro di
redditi sottratti all’imposizione ed oltre 70.000 euro di Imposta di Registro evasa,
sono quindi state segnalate agli Uffici competenti per l’emanazione dei relativi
provvedimenti di accertamento, volti al recupero delle somme dovute –
comprensive di interessi – e all’applicazione delle relative sanzioni.
L’attività di controllo posta in essere si è sviluppata dal 2010 al 2015 ed ha
riguardato in particolare i porti di Sanremo Portosole, Marina degli Aregai e
Marina di San Lorenzo, ove inizialmente erano state controllate le posizioni dei
soggetti residenti nella provincia di Imperia.
Tuttavia, appresa l’entità del fenomeno, nel corso del 2015 i finanzieri hanno
esteso i propri controlli anche su quei soggetti che, seppur residenti in altre
regioni, avevano nella loro disponibilità un posto barca nel ponente ligure e lo
avevano affittato.
Inoltre, durante lo svolgimento dei controlli, sono stati individuati soggetti che hanno dichiarato redditi non congrui con la titolarità di un posto barca e con la disponibilità di una costosa imbarcazione o addirittura inferiori a quanto pagato per il canone di locazione.
In un contesto socio – economico come quello attuale, caratterizzato dalla necessità nazionale di far emergere sommerse capacità contributive, l’attività posta in essere dalle Fiamme Gialle rappresenta un valido strumento operativo a tutela delle casse dello Stato e dei contribuenti onesti.