Roma – Nuovo pacchetto di depenalizzazioni approvato dal Consiglio dei Ministri, che porterà anche i reati legati alla sfera della “cannabis” da illeciti penali ad illeciti amministrativi.
Queste misure governative interesseranno tutti coloro che sono autorizzati a coltivare cannabis a scopi terapeutici e che commetteranno eventuali illeciti.
Se questo dovesse succedere, il reato sarà considerato di natura amministrativa e non più penale, con due conseguenze evidenti su tutte: la semplice sanzione pecuniaria ai danni di chi ha commesso l’illecito e lo snellimento delle pratiche che avrebbero dovuto interessare tribunali e giustizia penale.
La depenalizzazione non riguarderà dunque l’ambito “ricreativo” della cannabis, che continuerà ad essere considerato reato di natura penale, e non consentirà comunque la coltivazione di cannabis in misura eccessivamente ampia.
La scure delle depenalizzazioni interesserà anche altri ambiti, come quello della “guida senza patente” o quello legato alla violazione dei diritti riservati (copyright, ndr), con eventuali illeciti che saranno puniti prima con sanzioni pecuniarie, e solo in caso di recidiva con sanzioni più pesanti e di natura penale.