ARTICOLO PUBBLICATO IL 18 GENNAIO 2016
Genova – Reparto maternità a rischio per l’ospedale San Carlo di Voltri per il presunto piano di ristrutturazione che sarebbe al vaglio della Regione Liguria secondo indiscrezioni di Stampa.
L’assessore alla Sanità, Sonia Viale (Lega Nord) starebbe pensando di tagliare uno dei centri nascita genovesi per risparmiare sulle spese e per proseguire nel piano di razionalizzazione già avviato da tempo.
Uno dei centri nascita genovesi potrebbe quindi essere sacrificato per i tagli alla spesa pubblica in quella gara al taglio che è stata avviata da tempo e che non sembra aver “cambiato passo” con il cambio della guardia ai vertici della Regione.
Quale dei cinque centri debba essere sacrificato non è dato sapere ma si può procedere “per esclusione” arrivando ad un risultato sconcertante per Voltri e per la zona servita proprio dall’ospedale San Carlo / Evangelico.
Fuori discussione la soppressione dei punti nascita dei principali ospedali genovesi: il San Martino Ist, l’ospedale Galliera e il Gaslini, restano fuori e dunque rischiano il centro dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, con oltre 700 nascite ogni anno, e il San Carlo / Evangelico, al di sopra della soglia limite dei 500 parti ogni anno ma ben al di sotto dei 700 di Villa Scassi.
A farne le spese, in ottica di razionalizzazione, sembra quindi destinato il centro nascite dell’ospedale San Carlo / Evangelico che ha però superato solo di recente una fase “delicata” proprio grazie al passaggio di consegne e all’arrivo dell’intervento salvifico dell’Ospedale Evangelico che ha trasferito a ponente la sua base operativa proprio nel settore delle nascite e della Maternità.
Nel futuro prossimo sarà nota la decisione della Regione Liguria ma già adesso i voltresi e le tante mamme che hanno scelto l’ospedale San Carlo stanno organizzando la mobilitazione in difesa del centro.
Resta da comprendere, eventualmente, il significato dell’operazione di trasferimento del reparto maternità dell’ospedale Evangelico dal centro di Castelletto sino a Voltri per poi metterne in discussione la continuità operativa.
