Genova ha un nuovo regolamento per la Movida notturna e cercherà di promuovere il commercio “sano” contrastando l’abusivismo ma anche chi non rispetta le regole base della convivenza civile. Residenti e commercianti del Centro Storico salutano con favore l’approvazione del nuovo regolamento comunale ma, nel contempo, si domandano chi controllerà che le regole vengano applicate.
Soddisfazione dal sapore agro-dolce per quanti hanno lottato a lungo perché il Comune di Genova approvasse nuove linee per regolamentare il fenomeno della Movida nelle zone più calde della città come il Centro Storico ma anche le delegazioni del Ponente, alle prese con l’apertura di circoli e bar che restano aperti a tutte le ore del giorno e della notte provocando enormi problemi ai residenti.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato a larga maggioranza il provvedimento, nato anche grazie al serrato confronto tra le parti che è stata la novità più importante. Restano però le perplessità di chi si chiede se il Comune, dopo l’approvazione, riuscirà anche a trovare mezzi e uomini per far rispettare le nuove e più stringenti regole.
“Con l’approvazione di oggi – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Emanuele Piazza – si rafforza il rapporto di collaborazione con la rete commerciale della città per la vivibilità dei quartieri e la promozione del commercio “sano” contro l’abusivismo. La liberalizzazione del commercio ha reso più difficile il presidio territoriale da parte dei Comuni e mettere alcuni paletti, come è stato fatto anche a Firenze, consente una migliore tutela del tessuto urbano e dei centri storici a favore dei cittadini e contribuisce a migliorare l’attrattività turistica dei luoghi”.
“In questo provvedimento – ha sottolineato l’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini – è stata posta particolare attenzione al miglioramento dei controlli e l’effettività delle sanzioni. Le limitazioni previste dal regolamento consentono un’attività di controllo più efficace e lo sviluppo delle misure interdittive, come la sospensione e la chiusura dell’attività, che costituiscono un deterrente reale”.
Il regolamento approvato è infatti innovativo sotto diversi aspetti: nasce da un percorso di condivisione tra esercizi commerciali e cittadini che si traduce in “patti di convivenza” con servizi aggiuntivi erogati dagli esercizi commerciali, come l’offerta di servizi di informazione turistica, la fruizione gratuita dei servizi igienici, l’apertura nella fascia diurna e nei giorni festivi, la rinuncia all’installazione di giochi d’azzardo e la collaborazione alle iniziative promozionali dei Municipi con l’obiettivo di una migliore vivibilità e quindi di influssi positivi sul tessuto economico del territorio. A fronte di questi servizi aggiuntivi sono previste premialità quali l’autorizzazione in deroga all’organizzazione di serate e di spettacoli, le modifiche alla viabilità ordinaria, funzionali alla sicura circolazione pedonale degli avventori, l’esenzione del canone Cosap, la riduzione della tariffa di affissione pubblicitaria, l’installazione o la messa a disposizione di palchi o pedane nella disponibilità del Comune, l’individuazione di spazi pubblici esterni attigui agli esercizi per la somministrazione non oltre le ore 0.30 .
Il provvedimento introduce poi la possibilità che il Sindaco, a tutela di diritti costituzionali, in zone dove si sono manifestate situazioni di degrado, possa intervenire limitando gli orari di apertura e la vendita di alcool e arriva a prevedere, oltre alle sanzioni pecuniarie, la chiusura degli esercizi.
Resta ora da capire chi farà rispettare le regole e chi sorveglierà la Movida.