Palermo – Maxi sequestro di beni agli eredi dell’imprenditore Francesco Pecora. La Dia di Palermo ha disposto il blocco di proprietà immobiliari e conti bancari per un totale di oltre 100 milioni di euro.
A finire nel mirino dell’antimafia centinaia di immobili e società riconducibili all’imprenditore palermitano Francesco Pecora, morto a maggio del 2011 e, secondo l’ipotesi di accusa, considerato dagli investigatori personaggio di spicco di Cosa Nostra.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal tribunale di Palermo su proposta del direttore dalla Dia.
L’imprenditore era stato coimputato nei processi alla mafia insieme a personaggi come Pippo Calò, Antonino Rotolo, Tommaso Spadaro e Giuseppe Ficarra.
La figlia dell’imprenditore è sposata con Giovanni Motisi, latitante, figlio di Matteo, detto “Matteazzo”, già affiliato
della cosca di Pagliarelli.