Roma – Proclamato per il 10 febbraio 2016 lo sciopero collettivo dei lavoratori Ilva degli stabilimenti di Taranto, Marghera (Veneto), Novi Ligure e Racconigi (Piemonte, ndr).
La decisione è stata diramata dall’ufficio stampa della Fiom-Cgil e dal proprio leader Maurizio Landini, che non è mancato di sottolineare quanto già sia stata importante nel sollecitare il Governo l’azione dello stabilimento genovese dell’Ilva, quello di Cornigliano.
“La mobilitazione dei lavoratori di Genova ha già prodotto dei risultati” – ha evidenziato il leader della Fiom-Cgil Maurizio Landini – “questo perché far riconoscere al Governo che l’accordo di programma firmato nel 2005 è valido e che qualunque piano industriale non potrà che partire dagli attuali livelli occupazionali, col riconoscimento ai lavoratori di Genova il mantenimento della normativa precedente al Jobs Act sui contratti di solidarietà e l’integrazione al reddito per i lavori socialmente utili”.
Lo sciopero congiunto dei lavoratori dei suddetti stabilimenti si terrà in concomitanza col termine ultimo per la seconda tornata di manifestazioni di interesse verso l’acquisizione dell’azione o di parte di essa.
Si tratta di una decisione simbolica, ha sottolineato Landini, per “far assumere al Governo decisioni coerenti con la dichiarazione della strategicità della produzione siderurgica in Italia, di cui l’Ilva è parte fondamentale, e per puntare al mantenimento dell’integrità del gruppo e degli attuali livelli occupazionali”.