Catania – Ennesima giravolta nel caso dell’uccisione del piccolo Loris, ennesima ricostruzione da parte della principale indagata, la madre Veronica Panarello. Questa volta la donna ha detto alla psicologa del carcere di Catania dove è detenuta che a uccidere Loris sarebbe stato il suocero, e che loro sarebbero amanti. Invitata a ripetere le accuse di fronte al tribunale, non l’ha però fatto. “Sono tranquillo – dice dal canto suo Andrea Stival, il suocero – la mia posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente”. Secondo il legale di Stival Francesco Biazzo, invece, la donna avrebbe fatta sua una tesi giornalistica per confondere le indagini, e la relazione tra i due sarebbe del tutto inventata. L’ipotesi era stata avanzata lo scorso gennaio, quando ancora alla psicologa la Panarello aveva rivelato che Loris sarebbe stato ucciso dopo aver visto “qualcosa che non doveva vedere”. In un primo momento la donna aveva detto di aver trovato il suocero a casa loro una volta tornata da scuola, poi di essere andata a casa insieme all’uomo. Secondo quest’ultima versione, Stival avrebbe ucciso il bambino con dei cavi elettrici, dopo che Loris aveva minacciato di informare il padre della relazione. La donna sarebbe stata costretta a mettergli delle fascette intorno ai polsi, e poi si sarebbero sbarazzati insieme del cadavere gettandolo nel canalone. La Procura di Ragusa non ha voluto commentare gli ultimi sviluppi della vicenda.