La Spezia – E’ il giorno della verità per Marzia Corini, sorella dell’avvocato spezzino Marco Valerio, morto in circostanze ancora tutte da chiarire, dopo una terribile malattia.
La donna sarebbe indagata per omicidio volontario e, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe somministrato farmaci anti dolorifici al fratello in quantità tale da farlo scivolare dal sonno alla morte.
Un “gesto umanitario” secondo alcuni, il tentativo di appropriarsi del patrimonio del fratello secondo altre ipotesi investigative.
Ad insospettire gli inquirenti una serie di dubbi sul testamento dell’uomo e la testimonianza di uno degli amici dell’avvocato che avrebbe raccontato che l’uomo non voleva affatto morire e non si era arreso alla malattia ed anzi aveva intenzione di sottoporsi ad una nuova cura che, in caso di successo, gli avrebbe allungato la vita.
Marzia Corini, medico anestesista, si presenterà a palazzo di giustizia con il nuovo avvocato dopo che anche l’amica avvocato Giuliana Feliciani è stata iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di falso in testamento.
Una delle piste investigative, infatti, indaga sulla possibilità che la sorella della vittima abbia operato per evitare che la nuova compagna del congiunto ereditasse il cospicuo patrimonio familiare.
E proprio la donna, Isabò Barrack, avrebbe consegnato ai magistrati alcuni bigliettini scritti da Marco Corini nei quali sarebbe chiara la sua volontà testamentaria.