Tuskegee (Alabama) – Secondo gli scienziati, ogni anno vengono prodotti nel mondo 300 milioni di tonnellate di plastica, il 99% della quale composta da petrolio greggio o altri tipi di combustibili fossili. La plastica è un materiale che, una volta buttato via, può durare secoli senza decomporsi, e se bruciato rilascia diossido di carbonio nell’atmosfera. Per questo un gruppo di ricercatori della Tuskegee University ha elaborato un nuovo materiale biodegradabile ottenuto dalla miscela di plastica e gusci d’uovo, estremamente flessibile e resistente. “Rompiamo i gusci d’uovo fino a ottenerne le più piccole componenti e poi le aggiungiamo a una speciale miscela di bioplastiche che abbiamo sviluppato – spiega Vijaya K. Rangari, della Tuskegee University – queste nanoparticelle di guscio aggiungono resistenza al materiale e lo rendono molto più flessibile di altri materiali sul mercato”. Lo studio è stato presentato in occasione della 251° meeting dell’American Chemical Society, e punta a creare un nuovo materiale rispettoso dell’ambiente ma realmente in grado di essere un’alternativa alla plastica, a differenza di altri materiali biodegradabili ottenuti con amido di mais o altri vegetali, che si rivelano spesso poco resistenti. “Crediamo che queste caratteristiche – spiega ancora Rangari – insieme alla biodegradabilità nel terreno, possano rendere le bioplastiche con gusci d’uovo un materiale di imballaggio davvero alternativo”.