Arenzano – Si allungano i tempi per la bonifica della grande frana che ieri mattina si è abbattuta sulla statale Aurelia, all’ingresso di levante della cittadina rivierasca. L’enorme massa di rocce e terra che si è staccata dalla montagna ed è scivolata verso il mare – e che ha ferito due persone – è ancora in movimento ed è troppo pericoloso intervenire con mezzi meccanici per rimuovere gli enormi massi che occupano la carreggiata bloccando il traffico da e per Genova.
Da ieri i tecnici del Comune e dei vigili del Fuoco, insieme agli esperti di geologia e della Protezione Civile, stanno esaminando le pendici della frana per cercare di capire quanto sia pericolosa e se possa muoversi ancora.
L’enorme quantitativo di materiale che si è mosso verso valle spinge a pensare che la frana sia ancora molto pericolosa. Per questo motivo i tempi di intervento potrebbero richiedere ancora molti giorni.
Molto probabilmente, infatti, sarà necessario intervenire sulle pareti del monte per imbrigliare massi e detriti con speciali reti metalliche e solo a quel punto si potrà sgomberare la strada sottostante.
Intanto sembrano migliorare le condizioni del sanremese rimasto ferito in modo grave nella frana. L’uomo, originario del Ghana, era a passeggio con la compagna sul litorale quando l’enorme massa di terra e roccia si è staccata dal monte con un rumore assordante ed è scivolata a valle.
L’uomo è stato colpito da un masso alla testa.