Per stare bene, in fondo, basta poco: 20 minuti di attività fisica giornaliera per adulti e anziani, 60 per i più giovani. A sostenerlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’edizione 2016-2020 della “Strategia per l’attività fisica Oms”. A curare il piano-salute per l’Italia è stata l’Unione Italiana Sport Per Tutti – Uisp. “L’aumento della sedentarietà di bambini e adolescenti desta allarme – si legge nel rapporto Oms – Solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dalle presenti linee guida. Ciò contribuisce all’aumento dei bambini sovrappeso ed obesi in Europa, soprattutto tra le fasce socioeconomiche più deboli”. A destare particolare preoccupazione è il diffondersi di stili di vita sedentari anche tra giovani e giovanissimi, con conseguente aumento dei tassi di obesità e di malattie cardiovascolari. Per questo, obiettivo dell’Oms è aumentare l’attività fisica di bambini, ragazzi e adolescenti, oltre che di adulti e anziani, per poter “ottenere una riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche; ottenere una riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, contenere la prevalenza dell’ipertensione; fermare l’aumento del diabete e dell’obesità”. Obiettivi condivisi anche da Uisp, che con un convegno tenutosi stamattina a Roma ha chiesto pubblicamente politiche pubbliche integrate per favorire l’attività sportive, a cominciare dalla pianificazione urbanistica: “in questo modo può cambiare il volto delle città lo stile di vita delle persone”.