Roma – Ancora reazioni politiche dopo la fumata nera della due giorni di colloqui e discussioni tenutasi a Roma e conclusasi ieri.
Le autorità italiane e quelle egiziane si sono infatti messe a rileggere il dossier di 2000 pagine preparato dalle autorità egiziane e nel quale si sarebbero dovute trovare elencate le motivazioni e le dinamiche che hanno portato alla morte di Giulio Regeni (clicca qui per notizia).
La consultazione ha prodotto però esiti negativi, tanto che al loro ritorno in Egitto questa mattina i funzionari egiziani non avrebbero neppure rilasciato dichiarazioni in merito all’esito dei colloqui, rifiutandosi di rispondere a qualsiasi domanda.
Sul fronte italiano si sono registrate invece diverse reazioni, a partire da quelle del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha ribadito di voler solo la verità, e del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il quale si è detto deluso dall’esito degli incontri, malgrado resti fiducioso sul buon esito della vicenda.
Vicenda, quella di Regeni, che continua ad avere lacune estremamente ampie e che, malgrado le dichiarazioni delle istituzioni italiane, è ben lungi dall’essere in via di risoluzione.
A testimoniare di una situazione ad alta tensione tra Italia ed Egitto è la decisione odierna, trapelata da fonti istituzionali solo questa mattina, di rimpatriare l’ambasciatore italiano al Cairo, ufficialmente richiamato a Roma per un rapporto sugli ultimi mesi di lavoro in territorio egiziano.