Genova – Tecnici specializzati al lavoro, con tute bianche e contatori geiger, in cima alla Torre Cantore di Sampierdarena, per rimuovere un parafulmine radioattivo.
Curioso intervento da parte di Arpal, sul tetto di uno degli edifici più alti del quartiere. Operai e tecnici hanno smontato e avviato allo smaltimento uno degli ultimi dieci parafulmini costruiti con materiale radioattivo, presenti in Liguria.
Il prodotto risale agli anni di costruzione della Torre e all’epoca si credeva che la ionizzazione dell’aria causata dagli isotopi radioattivi facilitasse la cattura dei fulmini. Per questo motivo si costruivano parafulmini con parti contenenti materiali radioattivi che oggi costituiscono solo un pericolo ed una fonte di radiazioni non registrata negli inventari.
I tecnici hanno isolato le parti potenzialmente pericolose e le hanno inviate agli stabilimenti che si occupano dello smaltimento di questo genere di materiali.