Rio de Janeiro – Lo stato brasiliano sull’orlo del crac finanziario e, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, i Giochi sono a rischio.
Mancano 50 giorni alla cerimonia delle Olimpiadi di Rio 2016 e il governatore Francisco Dornelles ammette senza troppi giri di parole che c’è il rischio che non si riescano a onorare in tempo gli impegni presi per i Giochi.
In pratica non ci sono i soldi per pagare i lavori, costosissimi e faraonici, avviati per poter ospitare le Olimpiadi del 2016.
L’intero stato del Brasile è a rischio bancarotta ma, in particolare, lo stato di Rio de Janeiro, che ha una sua autonomia economica e finanziaria, ha scoperto di avere i conti in rosso come ampiamente annunciato dai movimenti e dai partiti che si erano opposti alla candidatura di Rio ad ospitare i Giochi Olimpici.
Difficile, infatti, che il costo di stadi e impianti sportivi – ma anche infrastrutture ed investimenti per la sicurezza – possano essere ripagati dal denaro portato dai turisti e dagli investimenti pubblicitari delle mega aziende.
Il Brasile, insomma, potrebbe aver fatto il passo più lungo della gamba e potrebbe essere costretto a tagliare fondi ai servizi fondamentali per poter rispettare gli impegni presi con l’organizzazione delle Olimpiadi.
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