Genova – Si è svolta questa mattina la conferenza dei servizi preliminare sul depuratore di Chiavari, che sarà pronto nel 2022 servendo un bacino di 210mila abitanti.
Si procede infatti a grandi passi verso la messa a norma della depurazione delle acque dell’intero Levante genovese, tra Golfo Paradiso e Tigullio, e la Città Metropolitana si avvicina all’uscita dalla procedura di infrazione UE.
Il progetto relativo al depuratore di Chiavari fa séguito all’inaugurazione dei depuratori di Santa Margherita Ligure (2013) e di Recco (lo scorso 27 giugno) nonché alla ratifica del contratto col raggruppamento di imprese vincitore dell’appalto per il depuratore cittadino di Rapallo, il cui progetto verrà presentato entro 90 giorni con annessa consegna alle imprese vincitrici dell’area di cantiere in località Ronco.
Per quanto riguarda l’impianto di Chiavari, che verrà realizzato in colmata, la conferenza dei servizi è stata convocata in seguito alla conclusione dell’approfondito lavoro preliminare svolto sempre da Iren/Ireti. Il depuratore comprensoriale di Chiavari avrà infatti un sistema di depurazione basato sulla moderna ed efficiente tecnologia a membrane che gli permetterà di fornire acqua ai porti turistici di Chiavari e Lavagna, i quali hanno notevoli dimensioni e una gran necessità di acqua, a cui si sopperisce ad oggi attingendo alla rete dell’acqua potabile.
Il progetto di Chiavari consentirà la chiusura dell’impianto di depurazione sito nella zona di Preli, un’area di poco meno di 6mila metri quadrati e di grande pregio urbanistico, che potrà così essere restituita alla città di Chiavari come spazio pubblico che il Comune potrà riqualificare e valorizzare.