Genova – Inizieranno domani, martedì 13 settembre, i lavori per il risanamento conservativo di piazza Paolo da Novi, nel quartiere genovese della Foce.
Il progetto, presentato per la prima volta nell’ottobre del 2013 alla Consulta del Verde e perfezionato nei contenuti, è stato approvato la scorsa primavera dalla Soprintendenza Archeologica, belle Arti e Paesaggio della Liguria e dagli Uffici Accessibilità e Mobilità del Comune di Genova.
Come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e Manutenzioni Giovanni Crivello, i lavori in programma riporteranno la piazza all’assetto originario riportando al centro dello spazio la funzione di area di aggregazione, anche attraverso il recupero del valore ornamentale del verde e della riorganizzazione degli spazi destinati alle diverse attività.
Il primo lotto di intervento avrà come oggetto il lato ponente della piazza con il rinnovo dei filari alberati e l’eliminazione dei parcheggi per le moto. Verrà riqualificato il pavimento nelle aiuole alberate con calcestre, un materiale naturale permeabile e drenante. Saranno inseriti attraversamenti pedonali di collegamento tra i percorsi su marciapiedi e verranno aggiunti spazi per la sosta e aiuole. Previsto anche l’abbattimento delle barriere architettoniche ed il potenziamento della rete bianca, oltre al rinnovo dell’impianto di illuminazione ed alla risistemazione del bagno pubblico.
Per quanto riguarda le piante, le Sophora japonica sottoposte ad indagine, sono state trovate in condizioni fitosanitarie e fitostatiche critiche e saranno sostituite da esemplari di Robinia pseudacacia ornamentali, con un impianto di irrigazione appositamente realizzato allo scopo di garantirne un migliore sviluppo.
I lavori saranno realizzati da Aster e come sottolinea il presidente del Municipio Medio Levante Alessandro Morgante i lavori saranno seguiti “con attenzione cercando soluzioni agli eventuali disagi”.
“Sono certo – ha concluso Morgante – che con questo investimento piazza Paolo da Novi possa diventare ancora di più un luogo di socialità e di incontro”.