Genova – Ventiduemila focaccette vendute in 17 giorni di Festa Democratica. Ancora una volta il record per l’incasso più alto e più ambito dai genovesi se lo è aggiudicato lo stand delle Focaccette di Crevari.
Oltre 30 volontari, rigidamente organizzati come vere e proprie “macchine da guerra” hanno impastato, steso, fritto e farcito le celeberrime focaccette, dimostrando che anche la fila più lunga può essere affrontata con ordine e puntualità se l’organizzazione è precisa come un orologio svizzero.
L’incasso è ancora “top secret” ma non occorre un ragioniere per fare i conti in tasca allo stand. Il prezzo minimo era di 3 euro a focaccetta e moltiplicato per 22mila si ha un’idea dell’importanza e del “peso” del circolo di Crevari sul bilancio della Festa. Un successo straordinario.
E non è un mistero che lo stand delle Focaccette di Crevari sia “trasversale” anche nel panorama gastronomico genovese rappresentando un unicum cui nessun vero genovese intende rinunciare.
Le Focaccette di Crevari vengono prodotte quasi esclusivamente per la Festa Democratica e per poche altre manifestazioni benefiche cittadine. Difficile, per non dire quasi impossibile, gustarle al di fuori di alcuni eventi ricorrenti.
La ricetta, segretissima, viene tramandata di generazione in generazione e pare sia una versione ecumenica delle decine di ricette esistenti. Si può tranquillamente dire, infatti, che ogni famiglia di Crevari abbia una sua personale ricetta e che consideri le altre come “eresie”.
Il prodotto, comunque sia, piace e convince e per 17 giorni lo stand di Crevari è stato in assoluto il più frequentato ed apprezzato. Le lunghe file che si sono create lo testimoniano e sono la conferma di un successo ineguagliato.
File peraltro tollerabilissime visto che il meccanismo è ben più che rodato e prevede una doppia fila per ordinare ed una seconda per poter ritirare quanto acquistato.
Nelle variabili “con stracchino”, “con salame” e “con salame e fichi” (autentica prelibatezza per veri intenditori), le Focaccette di Crevari hanno convinto anche quest’anno e non sono mancati episodi “da gossip” con politici e personaggi di “destra” che facevano fare la coda al portaborse di turno per non farsi sorprendere in coda allo stand del PD. I nomi? Non li faremo per decenza e perchè questo non è un rotocalco rosa.