Genova – “Riconsiderare gli aumenti tariffari o, in subordine, consentire il pagamento a rate dell’abbonamento annuale del treno” è quello che chiede la capogruppo del Pd in Regione Liguria Raffaella Paita in una lettera inviata ai vertici delle Ferrovie liguri.
“Chiediamo il blocco degli aumenti tariffari del 5% sui ticket ferroviari” si legge nella lettera inviata dall’esponente del Partito Democratico che prosegue spiegando che “si tratta di un rincaro assai rilevante in una fase di bassissima inflazione applicato in un momento storico in cui il servizio presenta ancora diverse inefficienze, ma anche perché questo aumento si rivela ancora più pesante per tutti i pendolari che scelgono di utilizzare il treno per le lunghe percorrenze”.
Secondo Raffaella Paita un esempio lampante è quello di chi viaggia ogni giorno sulla linea che collega la Liguria con Milano.
“L’abbonamento annuale – precisa la capogruppo – costa 1472.60 euro, ma aggiungendo i 180 della Carta Tuttotreno che consente l’accesso a intercity e frecce, l’esborso sale a 1652.60 euro, una cifra pesante da pagare tutta insieme per molte famiglie”.
Chi sceglie di sottoscrivere un abbonamento mensile perché non può permettersi un esborso così alto tutto in una volta, alla fine dell’anno avrà versato 2068 euro.
“Nel caso non fosse possibile bloccare gli aumenti – sottolinea Paita – misura che riteniamo necessaria, facciamo appello alla sensibilità delle Ferrovie affinché venga almeno accolta una storica richiesta dei pendolari: la possibilità di pagare a rate l’abbonamento annuale. Questo consentirebbe a Trenitalia di mantenere ed estendere il rapporto con clienti fidelizzati, con un impatto finanziario pressoché nullo sulla finanza aziendale, visto il periodo di bassa inflazione”.