Los Angeles – Mentre si avvicina la fatidica notte degli Oscar 2017, prevista per il 26 Febbraio, non mancano le polemiche per le recenti decisioni del neo Presidente americano Donald Trump in tema di immigrazione: di fatto, è stato “congelato” il programma voluto da Obama, impedendo così ai cittadini di sette paesi musulmani (Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen) l’ingresso negli USA per i prossimi mesi. Proprio a causa del Muslin Ban, il regista de Il Cliente, candidato come miglior film straniero all’ottantanovesima edizione della manifestazione, l’iraniano Ashgar Farhadi, non potrà partecipare alla cerimonia di consegna della prestigiosa statuetta. E se, inizialmente, si era ipotizzato un permesso speciale per il regista e il cast del film, è stato lo stesso Farhadi ad annunciare che rinuncerà comunque a partecipare alla premiazione, motivando la decisione con un comunicato stampa, pubblicato dal New York Times. In tale nota, il filmaker iraniano afferma di non aver avuto intenzione di boicottare la manifestazione, ma di aver maturato la decisione opposta dopo aver avvertito l’ostilità di un Paese nei confronti di un altro, affermando che “umiliare una nazione col pretesto di salvaguardare la sicurezza di un’altra non è un fenomeno nuovo nella storia e ha sempre gettato le fondamenta per la creazione di future divisioni e ostilità”.
Il messaggio di condanna della decisione di bloccare la libera circolazione dei cittadini musulmani è condiviso anche dall’attrice del film in questione, Taraneh Alidoosti, che ha definito in un post su Twitter, senza mezzi termini, “razzisti” gli atti governativi di Trump.
Come facilmente prevedibile, non sono mancati gli interventi di altri importanti membri dello star system hollywoodiano, tra cui spiccano quelli di Mark Ruffalo e Michael Moore.
Ashgar Farhadi vinse già nel 2012 come miglior film straniero con la pellicola Una separazione, portando a casa, oltre alla statuetta, anche il titolo di primo regista iraniano a vincere un premio Oscar. Gli altri film in lizza per la vittoria come miglior pellicola straniera per questa edizione sono: A Man Called Love (Svezia), Tanna (Australia), Toni Erdmann (Germania), Land of Mine (Danimarca).