Milano – A due anni di distanza dall’uscita al cinema del primo capitolo della saga che ha portato l’autrice E.L. James al successo, lo scorso fine settimana è uscito nelle sale italiane Cinquanta sfumature di nero. Nonostante non sia la storia d’amore per antonomasia, anche questa volta i produttori hanno deciso di programmare l’uscita del film pochi giorni prima della festa degli innamorati; la relazione tra Mr Grey, ricco uomo d’affari con una vita privata a tinte forti, e Anastasia Steele, impacciata giornalista alle prime armi, è infatti centrata su un vero e proprio accordo scritto, che di romantico non ha granché, quantomeno all’inizio della loro relazione.
In questo secondo capitolo, il rapporto tra i due comincia a diventare più stabile, a basarsi non solo sul sesso e sulla dominazione, ma anche sulla fiducia reciproca e il rispetto, anche se il passato nasconde delle figure misteriose decise ad ostacolare il futuro insieme dei due protagonisti, interpretati da Jamie Dornan e Dakota Johnson. La minaccia più evidente è senza dubbio Kim Basinger, che, dopo 9 settimane e 1/2, ritorna ad essere protagonista di un film erotico, vestendo i panni di Elena Lincoln, ufficialmente socia in affari di Christian Grey, ma nella vita privata, con il nome di Mrs. Robinson, sua ex amante e dominatrice sessuale.
Il soft-porno piace al pubblico, specialmente a quello femminile: se Cinquanta sfumature di grigio, uscito nel 2015, ha incassato più di 560 milioni di dollari in tutto il mondo, anche la versione a tinte più scure non sembra essere da meno. Nel week end di uscita, infatti, il film diretto da James Foley è primo al boxoffice in Italia, con 6.420.000 euro incassati in soli quattro giorni.