Genova – E’ stato approvato quest’oggi dalla Giunta comunale, un accordo con il Museo Autonomo di Palazzo Reale per realizzare un progetto congiunto volto a sviluppare nuove politiche socio abitative nel quartiere di Prè, nel centro storico, e per dare una importante risposta al disagio abitativo cittadino.
La proposta è pertita dall’assessore alle Politiche socio sanitarie e per la casa Emanuela Fracassi ed ha visto il coinvolgimento proprio di Palazzo Reale che metterà a disposizione del Comune di Genova alcuni alloggi a canone accessibile, massimo di 200 euro mensili, destinati a persone e famiglie con problematiche socio-abitative.
L’Agenzia Sociale per la Casa, che ha come obiettivo anche l’intermediazione sociale per agevolare l’accesso alla locazione e l’aumento delle risposte al problema dell’emergenza abitativa, si occuperà di valutare le situazioni in collaborazione con i Servizi Sociali.
Coloro che risulteranno assegnatari, dovranno essere autonomamente in grado di mantenere il proprio alloggio e possedere una capacità economica sufficiente a sostenere i costi della locazione che non potranno comunque superare il 30% del reddito totale del nucleo familiare.
Inoltre, dovranno mostrare uno spiccato interesse per il quartiere la voglia di inserirsi all’interno del tessuto sociale collaborando al suo miglioramento ed insediandosi con attività lavorative, di studio, di volontariato, culturali e altro.
L’iniziativa sposata da Palazzo Reale, già attivo nel processo di riqualificazione del quartiere per un miglioramento della qualità della vita e della fruibilità sociale della zona, vuole valorizzare il patrimonio alloggiativo del palazzo.
Emanuela Fracassi, assessore alle politiche socio-sanitarie e della casa del Comune di Genova spiega: “In Italia manca una politica della locazione a canoni accessibili che raggiunga quell’ampia fascia di popolazione che non riesce a sostenere un canone di mercato. Una politica che potrebbe innanzitutto fondarsi sulla disponibilità degli enti pubblici proprietari di immobili. Oggi a Genova un primo passo è possibile grazie al lavoro tra Agenzia Sociale per la Casa Comunale e Palazzo Reale. Con un valore aggiunto: canone accessibile in cambio di impegno per il quartiere”.