Imperia – Ha lasciato in eredità appartamenti e qualche milione di euro investiti ma i figli potranno disporne solo tra trent’anni. Punizione o beffa è difficile dirlo ma il “caso” dell’avvocato imperiese Arcangelo Musso sta facendo il giro del mondo per la curiosità legata alle disposizioni testamentali.
Gli eredi hanno scoperto che l’anziano padre ha disposto che la cospicua eredità non venga affidata subito ai figli ma, piuttosto, gestita da una persona di fiducia, sino al compimento degli 80 anni. Una tutela o una beffa in punto di morte è difficile dirlo ma certamente gli eredi non avranno preso troppo bene la decisione di escluderli dalla gestione diretta del patrimonio per i prossimi 30 anni.
L’avvocato potrebbe aver avuto le sue buone ragioni per decidere in questo modo ma certamente la scelta di nominare un curatore sorprende perché gli eredi sono ben in grado di intendere e volere e perchè difficilmente potranno aggirare le decisioni del padre visto che il testamento è stato “blindato” con una sorta di Trust che segue il diritto del piccolo Stato di San Marino.
I beni, raccolti in una sorta di “fondo” non diverranno di proprietà degli eredi ma gestiti da una persona che ovviamente potrà disporne per garantire loro una vita agiata. Tuttavia non potranno vendere case o gestire proprietà o conti correnti bancari per i prossimi 30 anni.