Genova – Un matrimonio e poi una festa privata. Sono senza fondamento le ipotesi circolate nelle scorse ore circa l’origine dei fuochi d’artificio che hanno risvegliato di soprassalto il quartiere di Marassi e le zone limitrofe, nella notte tra domenica e lunedì.
La concomitanza con alcuni festeggiamenti – di cui è stata data notizia sui Social – ha indotto in errore e spinto a “deduzioni” che non trovano conferma nelle indagini che vengono condotte per identificare gli autori della “bravata”.
La festa di nozze si è tenuta al Biscione, in zona diversa da quella da cui sono partiti i fuochi e la festa privata risulta essere terminata ben prima delle 3 di notte, orario dello spettacolo pirotecnico che ha risvegliato di soprassalto la popolazione e che ha fatto scattare una valanga di telefonate ai centralini delle forze dell’ordine.
Di certo c’è solo che non è la prima volta che nella zona vengono sparati fuochi artificiali lontano dalle ricorrenze o da festività e che i responsabili, se individuati, rischiano una pesantissima sanzione.
Resta da comprendere come sia possibile che una “sparata” di una decina di minuti complessivi non abbia dato origine a denunce circostanziate e precise per indirizzo e località ma solo a un fiume di commenti irritati sulla pagina Facebook del quartiere di Marassi.
Commenti che qualcuno ha letto inventando fantasiose ricostruzioni.