Genova – Personale militare della Guardia Costiera di Genova ha rinvenuto ieri sera all’interno di un semirimorchio, destinato all’imbarco su una nave traghetto diretta a Palermo, un quantitativo di oltre 15 tonnellate di merce pericolosa, merce che un autista di nazionalità polacca voleva far passare come normale merce da trasporto. La scoperta è stata fatta intorno alle 19.30 di ieri, mercoledì 21 giugno, quando nei pressi della rotonda Chiappella i militari in servizio in porto, nel controllare uno dei tanti semirimorchi diretti all’imbarco, hanno individuato un ingente quantitativo di merce pericolosa artificiosamente occultata dal trasportatore in modo da poter sfuggire ai controlli. In particolare, è emerso che parte del carico era altamente infiammabile e non poteva essere imbarcato in alcun modo su navi traghetto ma solo su navi da carico certificate idonee al trasporto di tali merci. A questo si aggiunga, come si apprende da una nota diffusa questa mattina dalla Capitaneria di Porto, che le oltre 15 tonnellate appartenevano a differenti tipologie di merci pericolose, per di più tra loro incompatibili per caratteristiche fisiche e chimiche.
Questo costituiva un serio rischio sia per la circolazione stradale che per la sicurezza della navigazione, considerato inoltre che la nave su cui era destinato il semirimorchio era una nave traghetto su cui a bordo sarebbero evidentemente saliti anche dei passeggeri. Ne è conseguito dunque il divieto da parte della Guardia Costiera all’imbarco del mezzo sulla nave e la contestazione al conducente di infrazioni per oltre 4mila euro con la sospensione della patente e della carta di circolazione fino a 6 mesi.
“La sicurezza del trasporto marittimo” – ha dichiarato l’ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante del porto di Genova – “rappresenta una priorità assoluta, un obiettivo che si raggiunge anche attraverso operazioni e attività come quelle quotidianamente svolte dai militari della Guardia Costiera, nei porti e sulle navi, ove il controllo è direttamente funzionale, come in questo caso, alla sicurezza stessa della nave e dei passeggeri”.