Genova – I cinghiali che stazionano da questa mattina nei giardini del “Mirto“, al confine tra Marassi e Staglieno, non ne vogliono sapere di entrare nelle trappole istallate per catturarli e il quartiere “tifa” per loro.
E’ un via vai continuo di persone, in corso De Stefanis, nei pressi dei giardinetti per bambini dove, da ieri sera, riposa una famigliola di conghiali: madre e alcuni cuccioloni. Curiosi che vanno a vedere e fotografare gli animali, ormai eletti a beniamini del quartiere, ma anche per informarsi sulle loro condizioni di salute e sull’andamento del tentativo di catturarli vivi con alcune trappole.
Gli animali non sembrano interessati ad entrare nelle grosse gabbie istallate tra gli alberi, neppure sollecitati dal cibo che è stato lasciato all’interno e che è invece assai gradito da piccioni e tortore che lo hanno praticamente divorato.
Mamma cinghiale resta sdraiata tra le piante, incurante degli scatti dei curiosi e delle tante persone che si fermano a guardare da lontano, e allatta imperterrita i suoi cuccioloni alternando a brevi passeggiate alla ricerca di qualcosa da mangiare.
L’animale sembra “sentire” che le gabbie sono un pericolo e passa al largo, evitandole con cura. Stessa cosa fanno i piccoli e la situazione sembra ormai in fase di stallo.
Nel frattempo, tra i tanti curiosi che seguono da ore i cinghiali, si sta facendo largo la voce secondo cui, questa notte, se gli animali non saranno entrati nelle gabbie verranno addormentati con proiettili narcotizzanti o, peggio, abbattuti.
Una “voce” al momento senza conferma ma che sta richiamando molti ambientalisti e residenti che vorrebbero impedirlo.
La presenza dei cinghiali non sembra creare particolare allarme ed anzi, per molti, gli animali sono da proteggere e da salvaguardare a tutti i costi.
Poco importa se, sempre ieri sera, tre di loro si sono scontrati con un taxi a velocità sostenuta e sono morti ed hanno causato un incidente. Se nell’impatto fosse stata coinvolta una moto o uno scooter le conseguenze potevano esserci anche per il conducente.