Genova – Non sembra attenuarsi l’ira di alcuni abitanti di Multedo, decisi a protestare per l’arrivo di 12 migranti, giunti ieri e ospitati nell’ex asilo Contessa di Govone di via delle Ripe.
Nella mattinata di oggi un gruppo di residenti si è radunato all’esterno dell’istituto ed ha avviato un presidio, inoltre ha voluto lanciare un segnale forte chiudendo simbolicamente la strada privata con una catena.
Il gesto ha provocato la reazione degli agenti della Polizia Municipale presenti sul posto insieme ai poliziotti della Digos che hanno spiegato ai dimostranti che in caso di ostruzione del transito, gli autori del blocco stradale sarebbero stati multati, come previsto dal codice della strada.
Nella prima mattinata di oggi, inoltre, il gruppo è uscito dalla struttura per andare a Coronata dove sono previste le attività proposte dalla Curia. Il tratto in direzione della fermata dell’autobus ha visto la scorta da parte della polizia, ed è stato “salutato” da fischi e insulti da parte di alcuni presenti.
Il presidio sembra destinato a durare fino a che, dice qualche manifestante, la Curia non deciderà di ridestinare l’edificio ad asilo. In tanti urlano “ridateci l’asilo”, dismesso per la mancanza di bambini iscritti.
Ma come vivono i migranti le proteste che stanno proseguendo all’esterno dell’edificio?
I 12 giunti ieri, come era già stato annunciato dal sindaco di Genova Marco Bucci, hanno concluso il primo giorno nei nuovi alloggi cercando di vivere una giornata normale. Con loro si trova monsignor Giacomo Martino, responsabile di Migrantes che sta lavorando insieme ad un gruppo di operatori.
A nulla sono servite, dunque, le raccomandazioni da parte del primo cittadino durante l’assemblea pubblica. Bucci rassicurava sulla presenza dei migranti, massimo 12, e sull’investimento di 7 milioni di euro nel quartiere ma questo non ha placato gli animi del fronte del no, deciso a mantenere le posizioni iniziando un presidio fisso davanti alla struttura.