Genova – Un numero non meglio precisato di persone, presumibilmente tra le novanta e le cento, risultano disperse nel Mediterraneo, al largo delle coste della Libia dove la notte tra lunedì e martedì un gommone è affondato.
A dare la notizia dell’accaduto è stato un portavoce della marina libica che ha inoltre fatto sapere che solo sedici persone sono state tratte in salvo.
Proprio i sopravvissuti hanno raccontato che a bordo del barcone si trovavano oltre cento migranti al momento del naufragio ma il comandante della guardia costiera libica Nasr al Qamoud, intervenuto nei soccorsi, ha raccontato di aver trovato il gommone intorno alle dieci del mattino di ieri quando oramai era affondato e di essere riuscito a salvare solo 16 migranti mentre degli altri non è stata trovata nessuna traccia, nemmeno i cadaveri.
Il barcone è partito da Khoms, ad est della capitale e la guardia costiera libica, che proprio nella giornata di ieri è intervenuta portando in salvo 135 migranti di diverse nazionalità imbarcati su un gommone davanti alle coste di Nasr Garabulli, hanno fatto sapere che, secondo le loro stime, un milione di persone sarebbe pronto ad imbarcarsi per lasciare il continente africano.