Genova – Topi enormi che entrano ed escono a tutte le ore del giorno e della notte e un forte odore di fogna che si spande 24ore ore su 24 nell’aria. E’ lo scenario con il quale convivono dal settembre 2016 i residenti di via Robino, all’incrocio con via Zena a causa della “buca” che si è aperta nel terreno a seguito del cedimento dell’asfalto su cui, quotidianamente, transitano bus carichi di persone e il traffico locale.
Una voragine che lentamente ma inesorabilmente, sta scavando sotto la pavimentazione mettendo a rischio la stabilità della strada. Tutto “per colpa” di una grossa condotta fognaria che si è rotta ma della cui proprietà e responsabilità non si riesce ad avere certezza.
In attesa che un Tribunale stabilisca chi deve intervenire, però, la situazione si fa di giorno in giorno più grave e la voragine si allarga con piccoli ma costanti cedimenti che chiunque può notare affacciandosi dalle transenne che da oltre un anno limitano il traffico in un punto molto delicato della viabilità di Marassi alta mettendo a repentaglio la sicurezza di pedoni e automobilisti.
Ad impensierire i residenti anche il via vai di grossi roditori che entrano ed escono dalla buca e circolano nei paraggi come se fosse la cosa più normale del mondo.
“Topi enormi – spiegano i residenti – che entano ed escono anche in pieno giorno. Le segnalazioni restano inascoltate e solo recentemente qualcuno è venuto a fare degli scavi per un sopralluogo ma poi tutto si è fermato di nuovo”.
Nell’aria un forte odore di fogna che diventa insopportabile nelle giornate più calde. La condotta che scarica liquami nel terreno da ormai più di un anno è molto grossa e raccoglie le fognature di gran parte di via Robino alta. Comprensibile la rabbia e la preoccupazione di chi è costretto a vivere con quel cratere maleodorante proprio sotto le finestre di casa.
“Non si capisce cosa si stia aspettando – proseguono i residenti – Si parla di cause in Tribunale per accertare di chi sia la fognatura e a chi spettino i lavori. Noi pensiamo che il Comune o chi per lui debba intervenire subito e poi si debba rivalere su chi risulterà responsabile. Se la causa durasse anni aspetteremo che arrivi la sentenza? E se, nel frattempo, una vettura o un autobus sprofondasse nella voragine che scava sotto l’asfalto chi pagherebbe? E comunque la fogna riversa ogni giorno un’enorme quantità di liquami nel terreno e a valle della condotta ci sono condomini e giardini. Non ci saranno pericoli?”.
Preoccupazioni comprensibili da parte di chi, ogni giorno, passa per via Robino e assiste all’incredibile rimpallo di responsabilità. La situazione di stallo riguarda anche altre buche che si stanno aprendo nell’asfalto di via Robino che presenta cedimenti del manto stradale in più punti e sempre con piccole buche che nascondono grosse cavità al di sotto.
“Arrivano e mettono due transenne e un lumino e poi non si vede più nessuno – lamentano i residenti – eppure la via è trafficatissima e non è certo una stradina di campagna. Ci chiediamo se siano state verificate le condizioni di sicurezza visto che ogni giorno transitano auto ma anche autobus carichi di persone e mezzi pesanti come quelli della nettezza urbana”.
C’è anche chi la prende con “ironia” amara e ha creato una pagina Facebook
per monitorare, discutere e ironizzare sui tempi biblici di un intervento di ripristino
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