Chiavari (Genova) – Dieci centesimi al litro. Tanta è la differenza nel costo della benzina tra Rapallo e Chiavari.
Nel primo, infatti, il costo al litro del carburante arriva ad essere superiore di dieci centesimi perfino tra le stesse compagnie petrolifere rispetto ai distributori del comune di Chiavari.
A denunciare l’accaduto Fabio Tosi, portavoce del MoVimento 5 Stelle della Liguria che, in un comunicato, scrive: “Otto chilometri separano Rapallo e Chiavari. Eppure, tra i due comuni, c’è una differenza che balza subito agli occhi di ogni automobilista: la benzina a Rapallo arriva a costare in media fino a 10 centesimi in più al litro rispetto al comune vicino, anche tra i distributori delle stesse compagnie petrolifere. Come è possibile tutto citò? Per capirlo bisogna spostarci di qualche chilometro nell’entroterra di Levante e precisamente a Carasco, dove a inizio anno è stata inaugurata una nuova Ipercoop. Tra i servizi offerti, spicca un distributore che ha due caratteristiche fondamentali: è self service h24 e offre prezzi al litro praticamente stracciati. E’ talmente conveniente da aver costretto i grossi marchi del greggio. ritoccare al ribasso le tariffe nella vicina Chiavari, dove il costo della benzina negli ultimi mesi è calato sensibilmente. L’effetto domino non ha toccato, tuttavia, Rapallo dove, per scelta delle compagnie, i prezzi sono rimasti pressoché invariati, penalizzando tanto i cittadini quanto i gestori stessi, costretti a fare i conti con concorrenza al ribasso, perdita di clienti e riduzione del volume di affari, con possibili conseguenze sui dipendenti. Questo è solo uno degli effetti indiretti che l’apertura del centro commerciale di Carasco ha avuto un po’ su tutto il territorio, colpendo in modo pesante il piccolo commercio di prossimità e le micro-imprese locali. Pur senza voler entrare in decisioni strategiche che competono esclusivamente ai gestori, alla politica spetta il compito di individuare ed affrontare i problemi, trovando soluzioni che scongiurino eventuali squilibri a livello economico e sociale. Inviato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, pur nei limiti delle proprie competenze, a intervenire affinché si possa trovare un punto di caduta in grado di mettere insieme le esigenze di tutti i soggetti interessati, mettendo al centro la tutela delle piccole imprese, spesso a conduzione familiare, che offrono servizi ai cittadini e rappresentano un punto di riferimento per gli automobilisti in caso di necessità“.