Genova – E’ stato trovato l’accordo sul caso Ilva con l’assunzione di 10.700 dipendenti ed esuberi praticamente azzerati.

Nella notte al Mise sono andate avanti le trattative che si sono concluse, nella mattinata, con l’accordo tra i sindacati e ArcelorMittal.

Si attende la nuova riunione plenaria, convocata per le 13.00 alla presenza del ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio e per la firma dell’accordo.

Per i sindacati diversi sono i dettagli da rivedere e controllare ma nell’aria c’è un cauto ottimismo.

Rispetto a quanto avvenuto ieri, con la proposta di 10.300 posti di lavoro offerti da quella che dovrebbe essere la nuova proprietà e nonostante la garanzia di assicurare un posto anche agli esuberi rimasti dopo agosto 2023, i sindacati hanno tenuto duro ed hanno portato la Mittal ad uno sforzo arrivando a 10.700 dipendenti, a fronte degli attuali 13.500, includendo 300 lavoratori delle affiliate che inizialmente erano stati esclusi dallo schema proposto dal ministro Calenda.

Per i 2.800 che rimarranno in carico all’amministrazione straordinaria per occuparsi delle bonifiche, Arcelor ha garantito l’assunzione a fine piano nel 2023.

Soddisfazione anche a Genova dove l’organico impiegato sarà di 1474 lavoratori, andando a riconfermare l’accordo di programma. Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom ha parlato di buon risultato per quanto riguarda l’accordo rispetto alle premesse di alcune ore fa.