Genova – Fondi straordinari alla Regione e agli enti locali per circa 23 milioni di euro per finanziare il trasporto locale, un maggior quota per la città sul gettito fiscale proveniente dalle merci in arrivo e in partenza dal porto di Genova, 250 assunzioni straordinarie per affrontare l’emergenza e cassa integrazione (in deroga al jobs act) per i lavoratori che dovessero perdere il lavoro per la chiusura delle attività per la crisi causata dal crollo del ponte Morandi. Sono alcuni dei provvedimenti più importanti che emergono dal Decreto Genova, arrivato oggi alla stesura completa.
Non si tratta però solo di buone notizie poiché da Roma arriva anche la decisione di non inserire nel documento i fondi per il Terzo Valico, l’opera in costruzione e ormai ferma da mesi per mancanza di fondi. Confermata dunque la perplessità del Governo, specialmente nell’area del Movimento 5 Stelle per il progetto già arrivato al suo terzo lotto.
Saranno inoltre necessari altri 10 giorni per conoscere il nome del commissario che seguirà la ricostruzione del ponte e Autostrade per l’Italia pagherà i costi ma non potrà partecipare in alcun modo e direttamente ai lavori.
Ben 47 i punti trattati nel Decreto e non tutti sono ancora stati esaminati dagli enti locali che esprimono alcune riserve pur salutando con favore gli interventi stanziati.
Ancora presto per esprimere un giudizio che arriverà con l’esame completo di tutta la documentazione
“Non ho visto ancora il decreto, se c’e’ una riduzione dei fondi per il porto non e’ una cosa simpatica, dovremo tornare a discuterne”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci commentando le prime indiscrezioni sulle riduzioni di fondi nel decreto del governo per Genova.
“Il mio obiettivo – ha detto Bucci – e’ di vedere il decreto, paragonarlo con le richieste fatte e vedere quello che e’ stato recepito. Quello che non e’ stato recepito torneremo a Roma per inserirlo quando il dl sara’ trasformato in legge”.