Genova – L’impresa artigiana “al femminile” piace, in Liguria e cresce il doppio della media italiana. In Liguria si contano 5.464 donne titolari di imprese artigiane individuali, in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2017. In Italia la crescita è dello 0,4%.
Grasso (Confartigianato): «Le donne rappresentano un forte traino della nostra economia, e per loro l’artigianato è un importante canale d’accesso alla gestione d’impresa»
Nel secondo trimestre 2018 sono 5.464 le donne titolari di imprese artigiane individuali in Liguria, in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2017, una velocità più che doppia rispetto alla media italiana (+0,4%, in totale sono 182.251). In base ai dati Unioncamere-Infocamere, elaborati dall’ufficio studi Confartigianato, il trend risulta positivo anche nel lungo periodo: negli ultimi 10 anni le titolari artigiane liguri sono aumentate del 2,4%, in linea con il resto d’Italia (media del 2,5%).
Le titolari artigiane rappresentano ben il 23,6% di tutte le titolari di imprese individuali in Liguria. La grande maggioranza è attiva nei servizi alla persona, con ben 3.274 imprenditrici artigiane (+1,2%), seguite dai servizi alle imprese (977, -0,2%). Sul terzo gradino del podio c’è il manifatturiero, settore in cui sono attive 901 donne titolari di imprese individuali artigiane, in lieve calo dello 0,4%. Più sostenuta la diminuzione delle titolari nelle costruzioni (-5%), in totale 306 in Liguria. Le rimanenti sei svolgono altri tipi di attività.
Per quello che riguarda le altre cariche della sfera femminile, oltre alle imprenditrici individuali, si contano 3.108 socie di aziende artigiane liguri e 2.623 donne che ricoprono altre posizioni in micro e piccole imprese della regione.
«Spesso divise tra casa e lavoro, le nostre artigiane rappresentano un forte traino della nostra economia, considerando anche il fatto che la maggior parte di loro sono attive nei servizi alle persone e alle imprese, settori che hanno retto maggiormente negli anni più duri della crisi, e dimostrano di tenere anche nel manifatturiero, che invece sta tutt’ora soffrendo – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – In questo quadro, tenendo anche conto dell’alto numero delle titolari di aziende individuali, l’artigianato rappresenta per le donne un importante canale di accesso alla gestione d’impresa e catalizzatore di occupazione femminile».
Veniamo ai dati provinciali: le genovesi titolari di imprese individuali artigiane sono 2.614 (+0,7% rispetto al secondo trimestre 2017), seguono le 1.159 savonesi (+2,2%), le 900 di Imperia (+1,6%), e le 791 spezzine (invariate nell’ultimo anno). In tutte le province si registra una forte prevalenza dei servizi alle persone: è il settore scelto da 1.492 titolari genovesi, 755 a Savona, 549 a Imperia, 478 alla Spezia, in forte crescita in ciascun territorio (con un trend compreso tra il +1,6% a Genova e il
+2,6% a Savona). Seguono i servizi alle imprese: è la scelta di 515
titolari artigiane genovesi, 171 a Savona, 158 nell’imperiese e 133 alla Spezia. Nel capoluogo ligure si riscontra un’alta incidenza del manifatturiero, macrosettore in cui sono attive 470 titolari di imprese individuali artigiane. Circa 185 le savonesi nel settore, seguono 126 spezzine e 120 imperiesi. Infine, le costruzioni: la maggior parte si concentra a Genova, 134, seguite dalle 71 attive a Imperia, 53 alla Spezia e 48 a Savona.