Genova – L’ex “commissario in pectore” Claudio Andrea Gemme non farà parte della squadra del sindaco Marco Bucci, nominato commissario per la ricostruzione al suo posto. A chiarirlo lo stesso Gemme, a margine della presentazione di una serie di eventi benefici organizzati dall’associazione Gaslini Onlus che presiede.
Il dirigente del gruppo Fincantieri, a lungo indicato come candidato ideale per l’incarico di commissario per la ricostruzione e poi “superato” dal sindaco Bucci ha dichiarato che vede come estremamente difficile la possibilità che venga chiamato nel team del commissario proprio per le stesse motivazioni per le quali sarebbe stato “escluso” dall’incarico dopo che il vice premier Matteo Salvini aveva praticamente fatto il suo nome.
Salvini aveva infatti dichiarato che il commissario sarebbe stato “genovese, manager di grande esperienza all’estero e con la famiglia direttamente coinvolta dal crollo del ponte”. Praticamente l’identikit di Gemme che è ai vertici di una società del gruppo Fincantieri ed ha maturato una lunga esperienza all’estero in numerose missioni commerciali e sua famiglia possiede un’immobile proprio in via Porro, nella zona minacciata dal possibile crollo di ciò che resta di ponte Morandi.
Tutte caratteristiche che, però, potrebbero aver avuto un ruolo chiave nella sua “esclusione” per via dei possibili conflitti d’interesse che certamente non sono passati inosservati alla componente “grillina” del Governo.
Possibili conflitti di interesse che oggi fanno dire a Gemme che difficilmente, sempre per gli stessi motivi, potrebbe far parte del team per la ricostruzione. Una “rottura” che potrebbe avere conseguenze sulla stabilità dei rapporti tra il neo commissario e molte realtà cittadine.