Genova – Niente interviste e niente riprese per Marco Mengoni alla Feltrinelli di via Ceccardi. Il cantante è giunto nel capoluogo ligure per il consueto “firmacopie” preceduto da ampia risonanza data dai Media che hanno annunciato la sua presenza nel punto vendita ma, al momento di rilasciare dichiarazioni o anche solo di lasciar riprendere l’incontro con i Fan, l’artista si è sottratto ed ha inviato il suo staff a “comunicare” non solo che le interviste non sarebbero state concesse ma, addirittura che non gradiva la presenza delle telecamere e dunque i videoreporter potevano accomodarsi ma solo senza i loro strumenti di lavoro.
Misteriose le motivazioni della fuga di Mengoni davanti a videocamere e macchine fotografiche.
Se rilasciare un’intervista può essere una cortesia, di certo non lo è permettere che i giornalisti documentino liberamente e senza vincoli una giornata di festa per i fan accorsi per incontrarlo. E’ il loro lavoro e non è soggetto ad autorizzazioni o censure e non lo dicono loro ma l’articolo 21 della Costituzione Italiana che, sino a prova contraria, è in vigore anche durante i “firmacopie” degli artisti.
“E’ noto che Mengoni non rilascia interviste durante gli incontri con i Fan” – è il tenore di molti commenti inviato alla Redazione – e sebbene la cosa risulti comunque “curiosa”, è diritto dell’artista negarle, magari con garbo ed educazione, ma anche qui nessuno le prescrive come indispensabili.
Quello che non può essere tollerato da chi svolge la professione giornalistica è l’essere cacciato o anche solo limitato nel proprio lavoro di reporter. Nessuno può impedire ad un giornalista di riprendere un incontro pubblico e non se ne vede neppure il motivo visto che è noto che l’artista tiene molto a questi eventi.
Che fastidio poteva dare una telecamera? Stiamo ancora aspettando che qualcuno ce lo spieghi.
“Non è la prima volta che episodi spiacevoli di questo genere si verificano durante i firmacopie – denunciano i giornalisti “cacciati” – e non ci comprende perché gli Uffici Stampa mandino degli inviti, approfittando della pubblicità che viene fatta agli incontri, che richiamano i Fan, se poi gli artisti non desiderano la presenza dei Media. Basterebbe un pre-accordo con lo staff dei cantanti per informare subito della loro disponibilità o meno a rilasciare interviste. Quello che non è accettabile è che personale addetto alla promozione decida chi può o non può effettuare foto e video all’interno di locali dove i giornalisti sono stati invitati regolarmente e si trovano per esplicita autorizzazione degli organizzatori dell’evento”.
Nella giornata di oggi, mercoledì 16 gennaio, siamo stati informati e quindi desideriamo informarne i Lettori, per completezza di informazione che, a impedire le riprese, non è stato nessun dipendente o collaboratore di Feltrinelli.
La persona che ha “invitato” i giornalisti a non fare riprese, sarebbe quindi un membro dello Staff dell’artista o della sua Casa Discografica.
Non si tratta nemmeno di un caso isolato come testimonia un articolo di SetteGiorni.it
Fatto sta che, a sapere del nuovo album di Mengoni, delle sue canzoni e del suo prossimo tour, saranno solo i pochi fan che hanno acquistato il cd dell’artista per poter assistere al firmacopie mentre sarebbe stato bello poter documentare un bel pomeriggio di festa, magari a beneficio di chi non è riuscito ad incontrare il proprio beniamino. Peccato.