Genova – Quasi due tonnellate di cocaina purissima, del valore commerciale di circa 500 milioni di euro, sequestrati nel Porto di Genova. Uno dei “colpi” più importanti delle forze dell’ordine contro il traffico internazionale di droga è stato messo a segno nello scalo genovese, oggi più che mai al centro del narco-traffico mondiale.
La droga era già stata scoperta al suo arrivo a Genova e sostituita con pacchi di sale per “ingannare” i trafficanti e fingere che il container sulla quale viaggiava proseguisse il suo viaggio come se nulla fosse avvenuto.
La destinazione finale, infatti, era il porto di Barcellona, in Spagna dove sarebbe stata smistata in tutta Europa confermando l’enorme flusso di sostanze stupefacenti che viene consumato ogni anno.
In manette sono finiti gli importatori e i componenti di una banda di trafficanti internazionali che aveva fatto arrivare la coca dalla Colombia dopo una serie di passaggi di bolle di trasporto che doveva trarre in inganno le forze di polizia.
Il trucco è stato invece scoperto grazie all’incrocio delle banche dati degli spedizionieri che hanno evidenziato immediatamente la partenza “sospetta” dal porto di Turbo, in Colombia, per poi fare diversi “giri” in altri porti intermedi nel tentativo di confondere le acque.
Le informazioni computerizzate ora a disposizione degli inquirenti sono in grado di evidenziare spedizioni sospette come questa, con un carico di caffè che sale e scende da diverse navi prima di imbarcare verso Livorno, poi Genova ed infine arrivare a Barcellona, in Spagna.
Una volta accertato il contenuto del container, però, i finanzieri hanno deciso di sequestrare la droga, suddivisa in pani e in zaini per essere smistata più velocemente, e di sostituirla con altrettanti pacchi di sale, sino a far equivalere il peso.
Il container ha poi ripreso il mare e un blitz in Spagna ha permesso di scoprire i destinatari e i trafficanti.