Santa Margherita Ligure (Genova) – “Il Parco Regionale di Portofino è in decadenza: oltre alla manutenzione insufficiente e alle colate di cemento che ricoprono i sentieri (Gave), riceviamo segnalazioni continue di alberi malati che lentamente stanno morendo. Il controllo del territorio è pressoché nullo. L’attuale bilancio del Parco (circa 900.000 euro/anno) è appena sufficiente a sostenere le spese ordinarie di gestione e personale. L’unico ‘Guardia Parco’ non può svolgere le proprie funzioni perché non è autorizzato a operare da solo. Le azioni di promozione turistica intraprese sono coerenti con le disponibilità finanziarie. Inoltre, la capacità di gestire le richieste di edificazione, fatte da chi può disporre di risorse e strumenti pressoché illimitati, è impresa ardua. Non è previsto alcun aumento degli stanziamenti regionali”.
Così il MoVimento 5 Stelle Rapallo e Santa Margherita Ligure, che mette l’accento sulle possibilità che deriverebbero dall’istituzione del Parco da Regionale a Nazionale.
“Cosa potrebbe cambiare se il Parco diventasse Nazionale? Per ragionare su elementi concreti – dichiarano i portavoce – bisogna analizzare in massima sintesi l’attuale situazione del vicino Parco Nazionale delle Cinque Terre”
Il quale:
1) ha un bilancio annuale di circa 22 milioni di euro
2) la cura di cui è oggetto il territorio è evidente
3) è diventato così attrattivo che si dovranno regolamentare gli ingressi
4) ha generato per il territorio importanti benefici economici
“Tutti concordano nel sostenere la ‘qualità’ del turismo ambientale e il suo incremento – proseguono i rappresentanti del MS5 – Il Parco di Portofino, l’Area Marina Protetta e il Santuario dei Cetacei, per le loro caratteristiche, hanno un potenziale attrattivo non certo inferiore a quello delle Cinque Terre. Una dotazione finanziaria del Parco di Portofino analoga a quella assegnata alle Cinque Terre consentirebbe, alle due realtà geograficamente contigue, di operare azioni promozionali coordinate che avrebbero effetti esponenziali. Il territorio del Tigullio, situato fra i due Parchi, è dotato di attrezzature ricettive di tutto rispetto. Un’efficiente flotta di imbarcazioni turistiche copre efficacemente i collegamenti marittimi. Inoltre, la Regione sarebbe sollevata dall’impegno finanziario a sostegno del Parco. Un’occasione, per molte ragioni e per tutti i Cittadini, da non perdere!”.
“Quali messaggi arrivano invece dagli amministratori locali? – si domandano i portavoce – L’assessore regionale Mai si dice favorevole all’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, ma contrario all’ampliamento dei confini attuali. Il sindaco di Santa Margherita in alcune recenti interviste ha dichiarato che “si tratta di un’occasione imperdibile”, ma sostiene che i confini non devono essere modificati. Il sindaco di Rapallo, a sua volta, fa sapere che il Comune non è disposto a concedere territorio al Parco Nazionale, mentre il sindaco di Camogli è favorevole e disponibile ad ampliare i confini. Il Ministero competente dovrà decidere, entro l’anno in corso, l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino”.
Il MoVimento 5 Stelle ricorda poi che è un’occasione che difficilmente si ripresenterà. “Chi in passato aveva pensato che fosse fatta e che tutti fossero favorevoli, si ricreda: non è così. Ancora una volta la politica regionale dice una cosa per farne un’altra. I Parchi Nazionali, per essere costituiti, devono comprendere aree che abbiano una ragionevole estensione. Al momento, il Parco Nazionale con la superficie minore, vale a dire 4.000 ettari, è quello delle Cinque Terre e non si ritiene possibile la creazione di nuovi parchi di superficie minore. Ora, la superficie attuale del Parco di Portofino è di 1.000 ettari”.
“Dirsi dunque favorevoli al Parco Nazionale ma contrari al suo ampliamento è un inganno – secondo il Movimento 5 Stelle – così facendo, il Parco Nazionale non sarà mai istituito. I Cittadini devono essere consapevoli che alcuni loro amministratori, per salvaguardare gli interessi di pochi, stanno togliendo al Tigullio e in particolare ai giovani, un’importante e irripetibile occasione di rilancio e sviluppo”.
Abbiamo da poco subito una devastante mareggiata che la scienza dice sia un effetto del ‘Cambiamento Climatico’. Gli amministratori che si dicono lungimiranti dovrebbero agire per contenere l’innalzamento della temperatura. È importante non solo che ognuno di noi, con i propri comportamenti, ne tenga conto, ma è ancora più importante e decisivo intraprendere azioni politiche che vadano nel senso della salvaguardia della natura”.
“È in gioco il futuro dei nostri discendenti”, concludono i portavoce.