Genova – Sono terminate le prove nella ex cava dei Camaldoli per testare le misure mitigative da porre in atto in previsione della demolizione delle pile 10 e 11, e anche gli effetti delle cariche esplosive sugli stralli.
I tecnici di Siag, l’azienda incaricata dall’Ati dei demolitori con la collaborazione dell’Esercito, del nucleo artificieri della Polizia di Stato e i volontari di AIB (Associazione Incendi Boschivi) della Protezione Civile hanno eseguito più prove durante l’arco della giornata per testare alcune tecniche straordinarie legate all’abbattimento del viadotto.
Oggi sono stati ripetuti i test per sollevare muri d’acqua utilizzando i new jersey smontati dal viadotto stesso, in questa occasione è stato aggiunto un colorante per misurare l’altezza della colonna generata dall’esplosione.
Successivamente sono state effettuate ulteriori prove di taglio dell’acciaio all’interno di alcuni spezzoni di strallo con le stesse caratteristiche del viadotto Morandi.
Nel pomeriggio è iniziata anche la demolizione del primo edificio in via Porro, il numero 10, le operazioni dureranno alcuni giorni.
Prima di iniziare le attività sono state posizionate delle reti per recintare l’area, durante l’utilizzo delle macchine sono stati azionati anche appositi nebulizzatori per mitigare le polveri provocate dalla demolizione tramite escavatori con pinze idrauliche.
Tutte le operazioni sono propedeutiche alla demolizione tramite microcariche esplosive delle pile 10 e 11.