Monterosso (La Spezia) – Un bell’esemplare del sempre più raro Gufo Reale (Bubo bubo) è stato trovato folgorato alla base di un traliccio elettrico posizionato all’interno del Parco delle 5 Terre. A ritrovarlo un escursionista che conoscendo la preziosità dell’animale, ha subito chiamato i carabinieri della stazione “Parco” Cinque Terre.
I militari hanno recuperato la carcassa e poi, considerata l’importanza naturalistica della specie, hanno prima verificato se si trattasse di un esemplare di proprietà di provati collezionisti registrati e poi, accertato che si trattava di un esemplare selvativo, lo hanno consegnato al Museo Civico di Storia Naturale di Genova per la conservazione.
L’animale, privo di anello identificativo e di microchip, risultava in ottima forma fisica ed aveva utilizzato come posatoio il traliccio della linea elettrica di media tensione, restandone folgorato e appeso tramite gli artigli alla struttura, da dove i militari lo hanno rimosso, non senza difficoltà, poco dopo il decesso.
Gli uccelli subiscono due fattori di minaccia legati alla presenza delle linee elettriche: il rischio di restare folgorati (elettrocuzione) ed il rischio di collisione contro i cavi aerei. L’elettrocuzione risulta una delle cause antropiche di mortalità per numerose specie di uccelli, in particolare per quelle caratterizzate sa un’apertura alare medio-grande.
Le linee elettriche a media tensione sono responsabili della stragrande maggioranza degli episodi di folgorazione dell’avifauna, che può verificarsi quando due parti del corpo di un uccello si trovano a toccare due elementi conduttori oppure un conduttore ed una struttura messa a terra (es. la mensola di un sostegno). Quest’ultimo caso, come è accaduto, è il più frequente.
Il Gufo reale è il più grosso predatore notturno europeo, così come l’Aquila reale lo è tra i rapaci diurni.
Solitario e decisamente poco comune, necessita di ampi ambienti naturali, dotati di idonei rifugi e di sufficienti risorse alimentari, per cui la sua presenza accresce la rilevanza patrimonio naturalistico del territorio protetto e impone idonee misure di conservazione.
La presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Donatella Bianchi, ha immediatamente attivato gli uffici competenti dell’ente per avviare un’indagine sull’accaduto e valutare le misure di intervento rispetto alle cause che hanno provocato il decesso.
«Ringrazio i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Cinque Terre” per l’intervento tempestivo e tutto il lavoro che ogni giorno svolgono a difesa degli habitat e della ricchezza di specie animali e vegetali delle Cinque Terre. La perdita di un esemplare di Gufo reale rappresenta un enorme impoverimento del nostro capitale naturale e della biodiversità del Parco. – Ha sottolineato la Presidente Bianchi – Quanto accaduto segnala la necessità di intervenire con urgenza sulla sicurezza dei rapaci e dell’avifauna che abita il nostro territorio rendendolo ancora più straordinario.»