Inizierà domani mattina alle 6 per concludersi venerdì mattina alle 8, lo sciopero nazionale dei distributori di carburante indetto dalle organizzazioni sindacali FAIB-Confesercenti, FIGISC/ANISA-Confcommercio e FEGICA-Cisl. A rischio i rifornimenti lungo strade ed autostrade di tutta Italia.
“La protesta – dicono Fabio Bertagnini Presidente FAIB-Confesercenti Genova e Al-berto La Rocca Presidente FIGISC-Confcommercio Genova – è rivolta innanzitutto nei confronti del Governo che sta gravando, con adempimenti inutili e cervellotici, un’intera Categoria con provvedimenti che vanno: dalla fatturazione elettronica, ai Registratori di cassa Telematici (anche per fatturati di 2 mila €/anno); dalla rimodulazione dell’Indice Sintetico di Affidabilità fiscale (ISA) irraggiungibile per i Gestori, all’introduzione di Documenti di Trasporto (Das) e modalità di Registrazione giornaliera in formato elettronico; dall’invio dei corrispettivi giornalieri in formato elettronico fino al gravame fiscale e contributivo per i Gestori che non ricevono in tempo da Fornitori e Agenzia delle Entrate i documenti necessari per la loro contabilità.”
Tutti provvedimenti che, secondo gli organizzatori, duplicano gli esistenti e che non hanno alcuna valenza sulla lotta all’illegalità o alla infedeltà fiscale: in sostanza si trasformano i Gestori in “controllori” dell’intera filiera con responsabilità (anche penali) che non sono connesse con la loro attività.
Il Governo si accinge a varare una miriade di provvedimenti senza aver ascoltato la Categoria che, come al solito ha dato la sua disponibilità -oggi ribadita- a lavorare su provvedimenti oggettivi, assunti nell’interesse della collettività e non contro i Gestori. La politica rinvia all’Agenzia delle Entrate (e delle Dogane); queste ultime rinviano alla Politica con un rimpallo di responsabilità costruito per dilatare i tempi ed impedire che siano introdotti correttivi ragionevoli.
La protesta è inoltre rivolta nei confronti tanto delle compagnie petrolifere quanto di quella miriade di soggetti, molti dei quali operatori border line, diventati titolari di impianti, che fanno strame dei contratti e delle Leggi nel più assoluto silenzio della Pubblica Amministrazione che assiste allo scempio nel più colpevole dei silenzi che realizzano quell’abuso di dipendenza economica cui il Gestore è costretto per non soccombere. A tutto questo si somma il rifiuto a rinnovare gli accordi economici am-piamente scaduti negando persino il riconoscimento dei maggiori costi di gestione scaricati in capo ai gestori.
“Infine i Gestori – concludono Aldo Datteri Presidente FAIB-Confesercenti Liguria e Walter Vicentini Presidente FIGISC-Confcommercio Liguria – che hanno apprezzato il lavoro che la X Commissione della Camera sta svolgendo, spingono per avere una riforma del settore che sappia cogliere il nuovo ma che, nel contempo, sappia tutelare i diritti di una Categoria che non possono essere sacrificati sull’altare degli interessi di una sola parte: quella più forte che continua ad ignorare che in Italia vigono le regole dello Stato di Diritto. Uno Stato Diritto che in assenza di provvedimenti sanzionatori che colpiscano gli inadempienti è destinato, miseramente ad arrendersi. Il discrimine è salvaguardare la parte onesta di questo mercato (settore) contro la parte disonesta ed inadempiente: chi rispetta le Leggi ha diritto ad esserci, chi le viola sistematicamente deve essere espulso”.