Spagna – Torna tra le proteste delle associazioni animaliste la tradizionale festa spagnola del “Toro Jubilo” che prevede la corsa per le vie di alcune cittadine di un toro cui vengono legate palle infuocate tra le corna.
La “festa” viene celebrata soprattutto nella zona di Castilla y León e a Medinaceli si tiene l’evento più conosciuto, nella notte dal 16 al 17 novembre.
Questa curiosa forma di celebrazione della corrida si svolge nella plaza Mayor e attira centinaia di partecipanti e curiosi ogni anno.
Inizialmente l’animale viene legato a un grosso tronco e nelle corna viene collocato un palo di metallo con due grandi masse formate da colla di pesce, tessuti, zolfo ed una sostanza infiammabile che brucia senza sosta emettendo un fortissimo calore che finisce per ustionare in modo grave l’animale proprio sulla testa.
Le grosse sfere vengono date alle fiamme e poi il toro viene “liberato” e fugge terrorizzato per le vie della cittadina, inseguito dalla popolazione.
Il Toro Jubilo è una festa antichissima e di origine pagana. Le prime tracce su documenti scritti risalgono al 1559, ma quasi certamente si tratta di una tradizione che si perde nella notte dei tempi ed è collegata ad antichi rituali di purificazione.
La parola “jubilo” deriva infatti dal sacrificio giubilare che concludeva un tempo la festa, con il toro ucciso come sacrificio e infine cotto e consumato dai partecipanti come “buon auspicio”.
La tradizione non è stata spazzata via in epoca cristiana solo perché il sacrificio, la luce e la purificazione sono state “rimescolate” e accostate ad alcune cerimonie di questo credo religioso.
La festa del “Toro Jubilo” viene contestata da anni dalle associazioni ambientaliste che cercano di boicottare con ogni mezzo la celebrazione, anche con azioni “fisiche”.
Per questo motivo le strade della cittadina sono presidiate dalle forze dell’ordine che cercano di impedire scontri tra opposte fazioni.
C’è infatti chi sostiene che la festa sia una “tradizione” e che vada pertanto mantenuta e ripetuta nel tempo.
Molti chiedono che il toro venga sostituito da un oggetto inanimato magari di forma taurina che potrebbe essere spinto o trascinato per le vie delle cittadine e dato alle fiamme.
In questo modo, in una forma di “evoluzione” della festa. Verrebbe salvato il toro e conservata la tradizione.