Genova – Un firmacopie che si è trasformato in un vero e proprio incontro con il pubblico quello che ieri pomeriggio ha visto protagonista Dario Brunori, in arte Brunori Sas, alla Feltrinelli di Genova.
Il cantautore sta promuovendo l’uscita di Cip!, il nuovo album, e ha deciso di creare un momento di scambio con i fan rispondendo alle domande raccolte dagli operatori prima del suo arrivo tra i presenti in sala. Una sorta di Parla con Dario, come scherzosamente ha fatto notare l’artista, che ha risposto in maniera più che esauriente alle domande del pubblico, facendo sorridere e riflettere allo stesso tempo per tutta la durata dell’incontro.
I biglietti inseriti nella scatola con il pettirosso, simbolo e copertina del disco, sono spaziate dall’esperienza in TV con il programma Brunori Sa al Festival di Sanremo 2019, dove è stato ospite degli Zen Circus, dalla magia della nascita di una canzone alle differenze tra questo album e le precedenti produzioni.
“Non dire mai che una cosa non la sai fare, è una questione di allenamento” è la risposta alla domanda di un bambino tra il pubblico che gli ha chiesto quando ha iniziato a cantare. “Prima cantavo ma non mi sono mai fidato della mia voce. Il primo disco era praticamente urlato, mi ero inventato di essere un neourlatore perché gridavo dall’inizio alla fine. Ho imparato a cantare facendo questo mestiere, dopo tanti concerti, e ora il canto è la cosa che mi piace di più. Ho iniziato da poco a cantare come quando ero piccolo, senza pensieri“.
Le parole dell’artista ricordano, in questo e in tanti altri momenti della presentazione, che sbagliare è umano, che le difficoltà esistono, ma che spesso è necessario acquisire un nuovo punto di vista senza perdere la speranza e senza dire “non ce la faccio”. La svolta rispetto al passato è sicuramente dettata dalla libertà di poter esprimere i propri sentimenti senza ricorrere a stratagemmi da scrittori, fotografando i momenti vissuti e rendendoli canzone.
Il successo di Brunori degli ultimi anni lo ha reso un po’ il Guru dei cantautori contemporanei, e sull’argomento ama scherzare, nonostante la spontaneità e il senso dell’umorismo non lascino spazio a fraintendimenti sulla vera natura.
Finito il tempo delle domande, protagonista è diventata la musica. Brunori ha eseguito alla chitarra tre pezzi estratti da Cip!: Per due che come noi, Il mondo si divide e Al di là dell’amore. Scelta azzeccata quella di portare due singoli e un terzo brano tra i meglio riusciti per l’attualità degli argomenti.
A seguire il firmacopie, con la precisazione di aver pietà di lui, e del povero braccio utilizzato per abbracciare il fan di turno durante le foto di rito che lo fanno sembrare un vecchio modello di Big Jim.