Genova – Sono già 50 le persone al lavoro nel cantiere del nuovo Ponte per Genova che sono state messe in quarantena a seguito del contagio da coronavirus.
Nelle ultime ore, infatti, le autorità sanitarie hanno rintracciato gran parte delle persone con cui è entrato in contatto il primo operaio risultato positivo al contagio e sono stati tutti messi in quarantena e non potranno lasciare per i prossimi 15 giorni le stanze dell’albergo dove risiedono dall’apertura del cantiere.
Il primo operaio infettato, dipendente della ditta Fagioli, presenta febbre e sintomi legati all’apparato respiratorio ma, al momento, non sarebbe grave.
Un secondo operaio, dipendente di un’azienda che si occupa delle verniciature dei materiali, sarebbe sotto osservazione perché presenta febbre alta.
Nelle prossime ore si saprà se anche lui, che non sarebbe entrato in contatto con il primo caso, è infettato da coronavirus.
Intanto cresce la preoccupazione tra gli operai al lavoro nel cantiere. I sindacati hanno chiesto a più riprese di sospendere i lavori per la durata dell’emergenza ma Sindaco Bucci e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno spiegato ieri sera, nel corso del punto Stampa, che uno stop potrebbe avere conseguenze nefaste sui tempi di consegna del nuovo ponte e proprio in un momento in cui la struttura potrebbe essere di aiuto per superare l’emergenza economica che seguirà a quella sanitaria.