Rapallo – Arresti e sequestro di beni per oltre 3 milioni di euro. E’ il bilancio dell’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Genova, condotta questa mattina all’alba nella zona di Rapallo e del Tigullio.
Si tratte dell’esito delle indagini sullo smaltimento delle carcasse delle imbarcazioni affondate nella mareggiata che ha colpito la Liguri nel 2018 e che ha semi distrutto il porticciolo di Rapallo.
Secondo le ipotesi investigative ci sarebbero state irregolarità nella gestione dell’emergenza che avrebbero portato a reati diversi con l’aggravante del metodo mafioso.
Secondo le ipotesi investigative gli oltre 400 natanti, tra i quali maxi yacht e barche super lusso, sarebbero stati smaltiti in modo illecito e violando le normative di legge e tutto l’affare avrebbe avuto dietro una organizzazione di stampo criminale.
Secondo le prime indiscrezioni sarebbero coinvolti, a vario titolo, anche figure di rilievo nella gestione del porticciolo turistico anche se non è ancora chiaro quale sia stato il ruolo nella vicenda e debba essere un processo a stabilire le reali responsabilità.