Genova – E’ stata condannata a 2 anni e 8 mesi la 72enne accusata di aver sposato in fin di vita un 93enne multimilionario. Il processo era stato chiesto dal figlio dell’imprenditore che aveva scoperto l’intrigo e denunciato il fatto alla magistratura.
La vicenda era emersa quando la donna, già accusata dalla figlia di un facoltoso medico in pensione di aver raggirato il compagno facendosi intestare appartamenti e conti bancari, si era presentata all’apertura del testamento dell’ultranovantenne rivendicando una parte dell’intero patrimonio milionario.
I figli dell’imprenditore, ricoverato da tempo in una casa di riposo di Boccadasse, avevano così scoperto che il padre si era sposato di notte, in gran segreto ed in punto di morte, con due soli testimoni (figlio e nuora della donna) e con l’aiuto di un parroco.
Ben conoscendo lo stato di salute del padre nel periodo e temendo il raggiro, il figlio della vittima si era rivolta al giudice denunciando anche testimoni e parroco.
Il Tribunale di Genova ha riconosciuto colpevole la donna, condannata a 2 anni e 8 mesi, e ha assolto testimoni e parroco.
Il prete aveva sostenuto in udienza di aver unito in matrimonio due persone che si amavano.
Con buona pace dell’obbligo del celebrante di accertare che il consenso sia libero e consapevole.