Genova – Il Luna Park potrebbe tornare alla Foce, in versione riveduta per l’emergenza covid, se le condizioni lo permetteranno.
Sta suscitando un dibattito dai toni piuttosto accesi la notizia che il Comune di Genova potrebbe autorizzare l’apertura natalizia dei “baracconi” se in Liguria sarà diminuita l’emergenza coronavirus e se il Governo la inserirà in una zona nella quale possono essere aperte le “attrazioni pubbliche” e i “giardini tematici”.

La notizia circola già da qualche tempo ma ora c’è qualcosa di più di un mormorio da confermare. A farlo sapere gli organizzatori dell’evento, uno dei più attesi per le festività natalizie, che starebbero studiando una versione “covid free” del Luna Park se le condizioni generali dell’emergenza coronavirus dovessero essere positive.

Numero chiuso, obbligo dell’uso della mascherina, temperatura controllata prima di accedere alle attrazioni e sanificazione dei “giochi” sono tra le precauzioni allo studio ma gli organizzatori dell’evento sono disponibili anche a mettere in campo un servizio di sorveglianza anti assembramento e una forte riduzione dei posti sulle giostre per garantire il distanziamento.

Una proposta che sta già infiammando i social dove ci si domanda come sia possibile distanziare la folla che tradizionalmente si riversa tra le attrazioni del Luna Park.
Frotte di ragazzini che non possono andare a scuola per l’emergenza covid e che poi potrebbero accalcarsi in attesa di poter salire sulle macchine che più richiamano la loro curiosità. Per tenerli a bada servirebbero decine di operatori della sicurezza.

Un impegno che evidentemente non spaventa Comune e organizzatori del Luna Park più grande d’Europa anche perché, sul piatto della bilancia, c’è anche un vero esercito di lavoratori che, senza Luna Park, rischiano di passare un Natale poco allegro.

Secondo i bene informati il Comune di Genova resta per così dire “alla finestra” e se l’emergenza coronavirus dovesse rientrare alla normalità entro breve, potrebbe scattare l’autorizzazione.