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Genova – Una manifestazione contro i progetti di cementificazione delle aree verdi, contro i progetti di privatizzazione di aree pubbliche e contro la realizzazione di nuovi supermercati che avrebbero un impatto devastante sul piccolo commercio già in crisi per la pandemia.

Ad organizzare la manifestazione diverse associazioni e comitati di cittadini contrari alle scelte del Comune di Genova degli ultimi mesi.
L’appuntamento è fissato per venerdì 29 gennaio, alle ore 17, in via delle Campanule, a Quarto, dove il Comune intende trasformare campi sportivi ed aree verdi in una rimessa per il filobus.
In un post sui social gli organizzatori spiegano la mobilitazione:

“Negli ultimi mesi abbiamo sentito ripetere da urbanisti, economisti e scienziati, in Italia, in
Europa e nel mondo, che le città, dove ormai vive il 60% della popolazione umana, hanno
bisogno di cambiare e che nulla sarebbe tornato come prima. Che per garantire la salute
fisica e mentale dei cittadini e la ripresa delle attività economiche c’è bisogno di più aree
verdi, di meno affollamento, di servizi più distribuiti e attività lavorative e commerciali più
diffuse sul territorio. Che servono più reti di collaborazione e meno mega strutture
accentrate. Che le residenze, le infrastrutture e i servizi urbani vanno costruiti riutilizzando
o sostituendo il già costruito e non a scapito del suolo e del verde. Che le aree verdi
costituiscono un regolatore importante della qualità dell’aria e del clima e vanno quindi
tutelate come bene comune, indipendentemente dal fatto che siano di proprietà pubblica
o privata.
Genova invece sta andando da un’altra parte. E se finora il Levante sembrava poter
conservare qualche spazio di vivibilità, i progetti di trasformazione urbana in corso
sembrano avviati a distruggere questi spazi residui. Nonostante il parere contrario degli
abitanti e dei cittadini e l’esistenza di progetti alternativi meno impattanti. Nonostante le
destinazioni d’uso previste dal PUC, di cui infatti vengono approvate dal Comune continue
varianti tese a favorire le speculazioni private e a ridurre le aree verdi. Nonostante
l’esistenza di un tessuto sociale ancora vivace di negozi di prossimità, che non viene
protetto in nessun modo nelle crisi in corso e anzi viene progressivamente demolito dalla
proliferazione dei nuovi supermercati.
Ecco qualche esempio:

2018 – Via Romana della Castagna, Quarto. Nell’area ex Telecom, la costruzione di un supermercato e di alcune residenze stravolge un contesto urbano antico senza che si preveda nessuna forma di uso pubblico, nemmeno parziale, dei prati e della vegetazione esistenti. Realizzato

2019 – Area Campostano, Nervi. Per la costruzione sul tetto dell’edificio della nuova e discussa piscina, si prevede un Supermercato e un grande parcheggio di fronte alla chiesa antica e al posto di un vivaio. Progettato

2019 – Via dei Montani , Quarto. La distesa di orti e fasce alle spalle dell chiesa dei Cappuccini diventa un quartiere di edilizia intensiva . Realizzato

2020 – Via delle Campanule, Quarto. Il progetto del Comune prevede la costruzione di una
nuova rimessa dedicata ai filobus e un grande parcheggio per automobili al posto dell’odierna area verde di Valletta Campanule, nata già come compensazione della massiccia palazzata su corso Europa, e oggi divenuta un’isola di verde per relax e sport, grazie all’affidamento ad associazioni e a risorse pubbliche e private. Progettato

2021 – Adiacenze di Via Carrara, Quarto. Un nuovo grande supermercato, con annesso parcheggio e autorimessa privata, al posto dei campi da pallone dei Salesiani, che saranno ricostruiti sul tetto della nuova struttura. Per la sua realizzazione la giunta comunale ha approvato una nuova variante al Puc. Progettato