La Guardia di Finanza della Spezia

La Spezia – Hanno percepito il reddito di cittadinanza per il biennio 2019-2020 senza averne diritto per un costo complessivo di 254mila euro le 35 persone scoperte e denunciate dalla Guardia di Finanza della Spezia.

Durante le attività di controllo alla spesa pubblica nazionale condotte dagli uomini delle Fiamme Gialle insidie all’INPS, sono state prese in esame centinaia di posizioni di utenti risultati titolari di reddito di cittadinanza.

Di queste, 62 sono state selezionate per essere approfondite permettendo di scoprire oltre il 50% dei casi di irregolarità e omissioni per ottenere la misura economica.

Tra le omissioni più frequenti, i militari hanno riscontrato la non dichiarazione dei redditi di familiari conviventi, la redditizia dedizione al gioco on line e impieghi lavorativi in nero, tutti quasi sempre giustificati come dimenticanze.

I controlli dei finanzieri si sono concentrati sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica, necessaria per l’ottenimento del reddito di cittadinanza, confrontando i dati inseriti con quelli contenuti nei database.

Contemporaneamente, sono state condotte indagini mirate anche attraverso spostamenti che hanno consentito, in alcuni casi, di scoprire impieghi lavorativi in nero.

Mediamente, ogni titolare indebito di reddito di cittadinanza percepiva oltre 500 euro mensili, che si andavano ad aggiungere ai redditi “in nero”.

Significativi alcuni casi di persone dedite al gioco scoperte a Sarzana: un giocatore di  “poker on-line”, il quale, in un biennio, ha scommesso importi per oltre 1 milione di euro, ed una signora, che ha effettuato ricariche sul proprio conto-gioco per oltre 60.000 euro, investendo, tra gli altri, anche i 10.000 euro derivanti dal sostegno economico.

Improbabili anche le scuse riferite da uno spezzino, il quale aveva “dimenticato” che sua moglie fosse un’impiegata regolarmente assunta e stipendiata, non includendola nella DSU, al fine di ottenere un parametro reddituale minore rispetto a quello reale.

Tutti i soggetti individuati sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di La Spezia così come previsto dall’art. 7 del Decreto Legge nr. 4 del 2019, per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del Reddito di cittadinanza. Contestualmente, sono stati segnalati all’INPS per la revoca ed il recupero del beneficio.