Genova – Forse è stato usato addirittura dell’esplosivo o una bomba carta per danneggiare l’impianto di sorveglianza Tutor che controlla i limiti di velocità sulla strada Guido Rossa ed è in grado di inviare direttamente a domicilio le multe.
L’attentato, compiuto nella notte tra domenica e stamattina, avrebbe gravemente danneggiato il sistema di trasmissione dei dati e quello per l’elaborazione delle informazioni video raccolte dal Tutor.
Un’azione deliberata e studiata a tavolino e che segue di qualche settimana il precedente attentato messo a punto con una mazza o con un corpo contundente con il quale era stata fracassata la centralina posizionata a breve distanza dalle telecamere.
Questa volta potrebbe essere stata usata una sostanza esplosiva o un grosso petardo di tipo pirotecnico, probabilmente fabbricato in casa sul modello della “bomba carta” e poi posizionato sulla centralina che, al momento dell’esplosione, è andata in frantumi mettendo ko l’intero impianto.
Molte le piste di indagine seguite: dall’automobilista furioso al gruppo anarchico al gesto goliardico di qualche teppista che ora rischia una pesante sanzione.
Molti i potenziali “sospettati” visto che, da quando è entrato in funzione, il tutor ha già emesso ben 50mila sanzioni. Una “pioggia” di multe senza precedenti che sta facendo infuriare gli automobilisti alle prese con limiti di velocità contestati.
All’inizio di febbraio la centralina elettronica era stata danneggiata da ignoti che avevano divelto il gabbiotto metallico sistemato a protezione dell’impianto.