HomeGenovaCronacaRaffica di furti di marmitte catalitiche nell'entroterra genovese

Raffica di furti di marmitte catalitiche nell’entroterra genovese

furto marmitta In costante aumento, nell’entroterra genovese, il numero dei furti di marmitte di auto, furgoni e Suv. In azione probabilmente una banda specializzata in grado di rimuovere in pochi minuti i terminali di alcuni tipi di auto.
Suv e Smart sono nel mirino della banda che, però, non disdegna altro tipo di vetture comunque dotate di terminali di scarico di ultimo modello.
Nella zona di Campomorone le ultime segnalazioni ma i furti vengono commessi – quasi sempre di notte – anche in altre località.
Molto probabilmente i ladri si spostano con furgoni in grado di nascondere velocemente il maltolto e sono molto abili nello strappare le marmitte in pochissimo tempo danneggiando talvolta la vettura in modo grave.
La marmitta non viene “smontata” ma letteralmente strappata e questo causa danni economici consistenti alle vittime.

I furti di marmitte catalizzate è in aumento in diverse regioni italiane e sembra che il motivo stia nel costo molto alto del palladio, il metallo con cui sono costruite e che raggiunge ormai prezzi da capogiro.
Una marmitta rubata può valere oltre 100 euro rivenduta sul mercato illegale delle aziende che acquistano e vendono metalli.

 

Redazione Liguria
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